Informazioni aggiuntive
Peso | 0.4 kg |
---|---|
Dimensioni | 10 × 15 × 12 cm |
€20.00 €17.00
Attenzione, questo prodotto viene venduto esclusivamente presso il nostro punto vendita o spedito con una vaschetta a contatto del ghiaccio secco, viene spedito solo nel periodo autunno/primaverile e mai nel periodo estivo.
Il polline è una delle due parti cellulari che entrano in gioco durante la riproduzione della pianta; essa delega infatti al polline parte del suo corredo genetico, essenziale alla riproduzione; è la fondamentale chiave che porta le piante alla fruttificazione.
Quindi dall’unione del polline e del corredo genetico presente nell’ovario del fiore si formeranno i frutti e poi i semi.
In quanto elemento essenziale alla sopravvivenza e riproduzione della specie, il polline presenta caratteristiche di valore biologico altissimo:
PROTIDI, GLUCIDI, LIPIDI, SALI MINERALI, OLIGOELEMENTI, VITAMINE, ORMONI, ENZIMI, la provenienza botanica del polline ne caratterizza le sue proprietà ed è molto importante, la maggior parte degli oligelementi è difatti legata alla tipologia di pianta in esame, solitamente troviamo oltre il 30% di proteine in 100 grammi di polline, di fatto contengono tanti amminoacidi quanto mezzo chilo di carne, o sette uova, c’e’ l’ARGINA indispensabile per la crescita, l’ ISTIDINA necessaria alla fissazione dell’ossigeno inalato mediante la respirazione, l’ ISOLEUCINA che interviene nella assimilazione delle proteine, la LEUCINA necessaria al buon funzionamento del PANCREAS e della MILZA, la LISINA che favorisce il rinnovo dei globuli rossi e la FISSAZIONE del CALCIO, la METIONINA indispensabile per la crescita e l’ integrità’ dell’organismo, contiene anche acqua, e glucidi in proporzione variabile del 35-40%, costituiti da zuccheri semplici di glucosio e fruttosio, oltre che da lattosio. Ci sono anche ACIDI GRASSI INSATURI in una media del 5%, con proprietà’ IPOCOLESTEROLEMIZZANTI (riduce il livello del colesterolo nell’organismo), contiene quasi tutte le vitamine del gruppo B, vitamina A, PP, C, H, E, SALI MINERALI, SODIO, RAME, FERRO, MAGNESIO, POTASSIO, CALCIO, FOSFORO, SILICIO, ZOLFO, MANGANESE, FLUORO, ENZIMI, sostanze ANTIBIOTICHE, la RUTINA una sostanza in grado di aumentare la resistenza CAPILLARE.
Effetti nel nostro organismo
Un prodotto con le qualità del polline è estremamente utile nel nostro organismo, le sue proprietà biologiche lo rendono ideale per coadiuvare un alimentazione carente di proteine e vitamine, oltretutto l’ampio spettro di aminoacidi lo rende indispensabile per tutta una serie di scompensi che possono poi sfociare in patologie più o meno gravi.
Quindi il polline è fortemente consigliato per le persone che hanno bisogno di migliorare le strutture plastiche dell’organismo (muscoli,sangue,fibre in generale) come atleti,anziani,giovani, anche persone che per i motivi più disparati non possono attingere a una normale alimentazione di proteine, inoltre il polline non contiene i radicali liberi ed è immune agli effetti negativi che la carne o le uova possono portare nel nostro organismo (tracce di ormoni, antibiotici etc).
Il polline inoltre può anche essere prodotto monoflora, con gli stessi metodi dei mieli, le caratteristiche peculiari dei monoflora si espleteranno in una maggior azione benefica in un particolare ambito a seconda del tipo di monoflora che si assume, i monoflora del polline più conosciuti sono, Edera, Papavero, Salice, Cisto, Erica, Castagno, Eucalipto.
Il polline è anche prodotto seguendo la catena del freddo!, in questo caso abbiamo il polline fresco e congelato, un prodotto che rispetto a quello liofilizzato, presenta dei livelli di aminoacidi e proteine attivi molto più elevati del prodotto essiccato che ha perso non solo tutte le sostanze termolabili ma anche la presenza di fermenti lattici vivi, che aiutano il nostro organismo a migliorare le sue funzioni con un intensità notevolmente superiore a quella dei comuni yogurt!
Il polline fresco inoltre ha un gradevole e intenso sapore di fiori e nettare, può essere utilizzato in cucina messo fresco per guarnire piatti sofisticati o anche decisamente più semplici come nel caso di piatti a base di pesce o semplici insalate.
se vuoi sapere di più guarda anche il nostro articolo “le incredibili qualità del polline fresco”.
Esaurito
Peso | 0.4 kg |
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Dimensioni | 10 × 15 × 12 cm |
Preferire la pappa reale Terrantiga di Sardegna è una scelta naturale:
Studi universitari hanno dimostrato che quando la pappa reale è fresca e subisce pochi sbalzi termici ha un quantitativo di nutrienti molto maggiore e quindi risulta molto più efficace.
Le segnalazioni di pappa reale mal conservata o con presenza di pericolosi antibiotici sono nella maggior parte dei casi riferite alla pappa reale che arriva dall’estero. Spesso i confezionatori di pappa reale estera omettono il paese di origine, proprio per evitare che il consumatore venga a conoscenza della nazionalità di quell’alimento. Questo non accade con la nostra pappa reale perché noi siamo orgogliosi di produrla con i soli nostri alveari e nella nostra terra.
Non tutti i consumatori sanno che il 97% della pappa reale in commercio arriva da paesi extracomunitari, in prevalenza asiatici. Noi non ci stancheremo mai di consigliare la Pappa Reale fresca Italiana sia per il filiera di produzione più corta (che garantisce migliore qualità ed integrità al prodotto) che per le severe normative igienico-sanitarie garantite dalla legislazione Italiana, tra le più esigenti al mondo in materia di produzioni alimentari.
Le analisi chimiche dimostrano che la Pappa Reale fresca contiene proprietà nutritive in quantità nettamente maggiore rispetto alla liofilizzata soprattutto se quest’ultima non viene conservata in frigorifero.
Riuniti in un associazione di 140 apicoltori distribuiti in tutto il territorio nazionale, garantiscono e promuovono la produzione e il consumo della Pappa Reale Italiana.
Probabilmente le specie di citrus originarie dell’Asia furono portate in Sardegna millenni or sono dai Saraceni: pompelmi, aranci, mandarini e clementine sono oggi largamente diffuse. La concentrazione maggiore la troviamo nella pianura del campidano, tra Villacidro e San Sperate (l’antica Orticedro, appunto) ormai da centinaia d’anni. La pianta di arancio fiorisce in primavera; il suo fiore è molto grazioso e delicato e in Sardegna è comunemente conosciuto come “zagara”, il fiore degli sposi.
Il miele di arancio cristallizza entro 2 o 3 mesi dopo il raccolto, con cristalli fini e compatti; durante questa fase anche il colore cambia, passando dal giallo oro (durante la fase liquida), al bianco avorio (quando e’ completamente cristallizzato).
Il suo aroma è molto intenso, il profumo dei fiori di arancio si avverte nettamente. Fresco, intenso e molto dolce, nel tempo però può cambiare, assumendo note più fruttate e mature che ricordano la confettura di arance. Altamente zuccheroso nel sapore, con una fragranza molto persistente, molto dolce e delicato sul palato e dal un retrogusto leggermente acre.
Indicato nelle tisane, nel caffè (dove rilascia un gusto molto particolare), nelle sebadas e sui dolci fritti della tradizione regionale italiana.
Cosa è la propoli?
ottenuta dalle api tramite la selezione raccolta di particolari resine vegetali soprattutto dalle gemme apicali dalle ferite dei tronchi, ma anche su alcune scorze, e ferite vegetali queste particolari sostanze vegetale nascondono un incredibile segreto, e poi successivamente lavorata con enzimi unici delle api dopo essere schermate con un sottile strato di cera d’api.
Propoli
Una sinergia unica in natura tra flora e fauna. La sua complessa e misteriosa origine è dovuta alla ricchezza dei suoi contenuti. In natura non esiste una sola varietà di propoli perché la sua composizione varia per diversi fattori, primo tra tutti la flora, poi l’habitat e la stagione. Le api utilizzano per la raccolta molte varietà di piante pioppi, betulle, salice, cipresso, quercia o eucalipti, olmo, frassino, castagno, ippocastano, prugno abete rosso, e sarebbe impossibile catalogarle tutte.
Nel perfetto mondo organizzato dell’alveare, la raccolta e gestione della propoli è affidata alle api bottinatrici anziane “le più esperte” che individuano e successivamente prelevano la resina nelle ore più calde (dalle 10 alle 18 nel periodo estivo) della giornata quando è più morbida e facile da lavorare con le mandibole, per completare la “produzione” di propoli e per renderla facilmente utilizzabile per l’impiego nell’alveare, l’ape la arricchisce con degli enzimi e la impasta con della cera.
All’interno dell’alveare la propoli riveste due importanti funzioni: è un materiale “multiuso” ed un potente antibatterico. Si può definire materiale multiuso in quanto le api lo utilizzano come materiale da costruzione per saldare I telai nell’arnia, sigillare, isolare, tappare o ridurre buchi del nido, grazie alla sua natura e consistenza.
La funzione antibatterica è molto interessante anche per l’uomo e, molto probabilmente, proprio osservando le api abbiamo cominciato a studiare questa fantastica resina. Nel cuore dell’alveare sono poste le cellette dove l’ape regina depositerà le preziose uova; proprio queste zone e soprattutto le cellette, vengono sterilizzate e rivestite di propoli per evitare il proliferare dei batteri. In un articolo pubblicato su Scientific American, il Dott. Morse, ci parla del perfetto mantenimento dello stato eubiotico dell’alveare nonostante I 35°C e l’alta densità abitativa (2 api ogni 3 centimetri quadrati) grazie alla propolis.
Un uso antibatterico ancora più interessante capita abbastanza spesso in natura:se un predatore o un ospite indesiderato entra dentro l’alveare come ad esempio un topo o una farfalla della cera o anche una piccola lucertola, le api dopo averlo colpito a morte per difendere l’alveare, si trovano ad avere un grosso problema: come trasportare fuori il cadavere pesantissimo del predatore prima che questo sviluppi marcendo batteri pericolosi? Semplice: non lo spostano affatto, lo propolizzano completamente mummificandolo ed evitando così il proliferare dei batteri.
Particolare menzione merita il gruppo dei flavonoidi che sono contenuti in grande quantità nella propoli (fino al 20% del peso). L’ape modifica la struttura dei flavonoidi, originariamente presenti nelle piante, togliendo gli zuccheri contenuti nel composto organico grazie agli enzimi prodotti dalle loro ghiandole salivari.
La propoli ha proprietà:
antibiotiche (batteriostatiche e battericide)
anti-infiammatorie
antimicotiche
antiossidanti ed anti-irrancidenti
antivirali
anestetiche
riepitilizzanti e cicatrizzanti
antisettiche
immunostimolanti
vasoprotettive
antitumorali
Note storiche
È molto probabile che, presso gli Egizi, la propoli fosse una delle sostanze usate per la mummificazione (la “resina” che viene citata nelle fonti storiche). Più tardi è stato utilizzato come vernice per strumenti musicali dai maestri liutai, il più famoso dei quali è Antonio Stradivari. La propoli viene utilizzato in apiterapia, disciplina ancora relegata ad un ruolo di secondo piano all’interno delle medicine alternative, anche se negli ultimi anni si sono incrementati notevolmente gli studi scientifici da parte della medicina. Viene utilizzato anche nella produzione di caramelle e in soluzione alcolica contro il mal di gola e le infezioni orali. In virtù delle innumerevoli attività
La nostra propoli
In una pratica confezione da 20 ml, la nostra propoli bio idroalcolica è estratta al 30%( il massimo dell’estrazione possibile) garantita biologica e prodotta in Italia non solo è molto efficace ma è raccolta solo con le reti in areali dove le fonti di inquinamento sono praticamente assenti.
Cosa è la propoli?
ottenuta dalle api tramite la selezione raccolta di particolari resine vegetali soprattutto dalle gemme apicali dalle ferite dei tronchi, ma anche su alcune scorze, e ferite vegetali queste particolari sostanze vegetale nascondono un incredibile segreto, e poi successivamente lavorata con enzimi unici delle api dopo essere schermate con un sottile strato di cera d’api.
Propoli
Una sinergia unica in natura tra flora e fauna. La sua complessa e misteriosa origine è dovuta alla ricchezza dei suoi contenuti. In natura non esiste una sola varietà di propoli perché la sua composizione varia per diversi fattori, primo tra tutti la flora, poi l’habitat e la stagione. Le api utilizzano per la raccolta molte varietà di piante pioppi, betulle, salice, cipresso, quercia o eucalipti, olmo, frassino, castagno, ippocastano, prugno abete rosso, e sarebbe impossibile catalogarle tutte.
Nel perfetto mondo organizzato dell’alveare, la raccolta e gestione della propoli è affidata alle api bottinatrici anziane “le più esperte” che individuano e successivamente prelevano la resina nelle ore più calde (dalle 10 alle 18 nel periodo estivo) della giornata quando è più morbida e facile da lavorare con le mandibole, per completare la “produzione” di propoli e per renderla facilmente utilizzabile per l’impiego nell’alveare, l’ape la arricchisce con degli enzimi e la impasta con della cera.
All’interno dell’alveare la propoli riveste due importanti funzioni: è un materiale “multiuso” ed un potente antibatterico. Si può definire materiale multiuso in quanto le api lo utilizzano come materiale da costruzione per saldare I telai nell’arnia, sigillare, isolare, tappare o ridurre buchi del nido, grazie alla sua natura e consistenza.
La funzione antibatterica è molto interessante anche per l’uomo e, molto probabilmente, proprio osservando le api abbiamo cominciato a studiare questa fantastica resina. Nel cuore dell’alveare sono poste le cellette dove l’ape regina depositerà le preziose uova; proprio queste zone e soprattutto le cellette, vengono sterilizzate e rivestite di propoli per evitare il proliferare dei batteri. In un articolo pubblicato su Scientific American, il Dott. Morse, ci parla del perfetto mantenimento dello stato eubiotico dell’alveare nonostante I 35°C e l’alta densità abitativa (2 api ogni 3 centimetri quadrati) grazie alla propolis.
Un uso antibatterico ancora più interessante capita abbastanza spesso in natura:se un predatore o un ospite indesiderato entra dentro l’alveare come ad esempio un topo o una farfalla della cera o anche una piccola lucertola, le api dopo averlo colpito a morte per difendere l’alveare, si trovano ad avere un grosso problema: come trasportare fuori il cadavere pesantissimo del predatore prima che questo sviluppi marcendo batteri pericolosi? Semplice: non lo spostano affatto, lo propolizzano completamente mummificandolo ed evitando così il proliferare dei batteri.
Particolare menzione merita il gruppo dei flavonoidi che sono contenuti in grande quantità nella propoli (fino al 20% del peso). L’ape modifica la struttura dei flavonoidi, originariamente presenti nelle piante, togliendo gli zuccheri contenuti nel composto organico grazie agli enzimi prodotti dalle loro ghiandole salivari.
La propoli ha proprietà:
antibiotiche (batteriostatiche e battericide)
anti-infiammatorie
antimicotiche
antiossidanti ed anti-irrancidenti
antivirali
anestetiche
riepitilizzanti e cicatrizzanti
antisettiche
immunostimolanti
vasoprotettive
antitumorali
Note storiche
È molto probabile che, presso gli Egizi, la propoli fosse una delle sostanze usate per la mummificazione (la “resina” che viene citata nelle fonti storiche). Più tardi è stato utilizzato come vernice per strumenti musicali dai maestri liutai, il più famoso dei quali è Antonio Stradivari. La propoli viene utilizzato in apiterapia, disciplina ancora relegata ad un ruolo di secondo piano all’interno delle medicine alternative, anche se negli ultimi anni si sono incrementati notevolmente gli studi scientifici da parte della medicina. Viene utilizzato anche nella produzione di caramelle e in soluzione alcolica contro il mal di gola e le infezioni orali. In virtù delle innumerevoli attività
La nostra propoli
Per chi ha problemi con i prodotti alcolici può provare In una pratica confezione da 20 ml, la nostra propoli bio è estratta al 30% con la glicerina( il massimo dell’estrazione possibile) garantita biologica e prodotta in Italia non solo è molto efficace ma è raccolta solo con le reti in areali dove le fonti di inquinamento sono praticamente assenti.
Preferire la pappa reale Terrantiga di Sardegna è una scelta naturale:
Studi universitari hanno dimostrato che quando la pappa reale è fresca e subisce pochi sbalzi termici ha un quantitativo di nutrienti molto maggiore e quindi risulta molto più efficace.
Le segnalazioni di pappa reale mal conservata o con presenza di pericolosi antibiotici sono nella maggior parte dei casi riferite alla pappa reale che arriva dall’estero. Spesso i confezionatori di pappa reale estera omettono il paese di origine, proprio per evitare che il consumatore venga a conoscenza della nazionalità di quell’alimento. Questo non accade con la nostra pappa reale perché noi siamo orgogliosi di produrla con i soli nostri alveari e nella nostra terra.
Non tutti i consumatori sanno che il 97% della pappa reale in commercio arriva da paesi extracomunitari, in prevalenza asiatici. Noi non ci stancheremo mai di consigliare la Pappa Reale fresca Italiana sia per il filiera di produzione più corta (che garantisce migliore qualità ed integrità al prodotto) che per le severe normative igienico-sanitarie garantite dalla legislazione Italiana, tra le più esigenti al mondo in materia di produzioni alimentari.
Le analisi chimiche dimostrano che la Pappa Reale fresca contiene proprietà nutritive in quantità nettamente maggiore rispetto alla liofilizzata soprattutto se quest’ultima non viene conservata in frigorifero.
Riuniti in un associazione di 140 apicoltori distribuiti in tutto il territorio nazionale, garantiscono e promuovono la produzione e il consumo della Pappa Reale Italiana.
Cosa è la propoli?
ottenuta dalle api tramite la selezione raccolta di particolari resine vegetali soprattutto dalle gemme apicali dalle ferite dei tronchi, ma anche su alcune scorze, e ferite vegetali queste particolari sostanze vegetale nascondono un incredibile segreto, e poi successivamente lavorata con enzimi unici delle api dopo essere schermate con un sottile strato di cera d’api.
Propoli
Una sinergia unica in natura tra flora e fauna. La sua complessa e misteriosa origine è dovuta alla ricchezza dei suoi contenuti. In natura non esiste una sola varietà di propoli perché la sua composizione varia per diversi fattori, primo tra tutti la flora, poi l’habitat e la stagione. Le api utilizzano per la raccolta molte varietà di piante pioppi, betulle, salice, cipresso, quercia o eucalipti, olmo, frassino, castagno, ippocastano, prugno abete rosso, e sarebbe impossibile catalogarle tutte.
Nel perfetto mondo organizzato dell’alveare, la raccolta e gestione della propoli è affidata alle api bottinatrici anziane “le più esperte” che individuano e successivamente prelevano la resina nelle ore più calde (dalle 10 alle 18 nel periodo estivo) della giornata quando è più morbida e facile da lavorare con le mandibole, per completare la “produzione” di propoli e per renderla facilmente utilizzabile per l’impiego nell’alveare, l’ape la arricchisce con degli enzimi e la impasta con della cera.
All’interno dell’alveare la propoli riveste due importanti funzioni: è un materiale “multiuso” ed un potente antibatterico. Si può definire materiale multiuso in quanto le api lo utilizzano come materiale da costruzione per saldare I telai nell’arnia, sigillare, isolare, tappare o ridurre buchi del nido, grazie alla sua natura e consistenza.
La funzione antibatterica è molto interessante anche per l’uomo e, molto probabilmente, proprio osservando le api abbiamo cominciato a studiare questa fantastica resina. Nel cuore dell’alveare sono poste le cellette dove l’ape regina depositerà le preziose uova; proprio queste zone e soprattutto le cellette, vengono sterilizzate e rivestite di propoli per evitare il proliferare dei batteri. In un articolo pubblicato su Scientific American, il Dott. Morse, ci parla del perfetto mantenimento dello stato eubiotico dell’alveare nonostante I 35°C e l’alta densità abitativa (2 api ogni 3 centimetri quadrati) grazie alla propolis.
Un uso antibatterico ancora più interessante capita abbastanza spesso in natura:se un predatore o un ospite indesiderato entra dentro l’alveare come ad esempio un topo o una farfalla della cera o anche una piccola lucertola, le api dopo averlo colpito a morte per difendere l’alveare, si trovano ad avere un grosso problema: come trasportare fuori il cadavere pesantissimo del predatore prima che questo sviluppi marcendo batteri pericolosi? Semplice: non lo spostano affatto, lo propolizzano completamente mummificandolo ed evitando così il proliferare dei batteri.
Particolare menzione merita il gruppo dei flavonoidi che sono contenuti in grande quantità nella propoli (fino al 20% del peso). L’ape modifica la struttura dei flavonoidi, originariamente presenti nelle piante, togliendo gli zuccheri contenuti nel composto organico grazie agli enzimi prodotti dalle loro ghiandole salivari.
La propoli ha proprietà:
antibiotiche (batteriostatiche e battericide)
anti-infiammatorie
antimicotiche
antiossidanti ed anti-irrancidenti
antivirali
anestetiche
riepitilizzanti e cicatrizzanti
antisettiche
immunostimolanti
vasoprotettive
antitumorali
Note storiche
È molto probabile che, presso gli Egizi, la propoli fosse una delle sostanze usate per la mummificazione (la “resina” che viene citata nelle fonti storiche). Più tardi è stato utilizzato come vernice per strumenti musicali dai maestri liutai, il più famoso dei quali è Antonio Stradivari. La propoli viene utilizzato in apiterapia, disciplina ancora relegata ad un ruolo di secondo piano all’interno delle medicine alternative, anche se negli ultimi anni si sono incrementati notevolmente gli studi scientifici da parte della medicina. Viene utilizzato anche nella produzione di caramelle e in soluzione alcolica contro il mal di gola e le infezioni orali. In virtù delle innumerevoli attività
La nostra propoli
Per chi ha problemi con i prodotti alcolici può provare In una pratica confezione da 20 ml, la nostra propoli bio è estratta al 30% con la glicerina( il massimo dell’estrazione possibile) garantita biologica e prodotta in Italia non solo è molto efficace ma è raccolta solo con le reti in areali dove le fonti di inquinamento sono praticamente assenti.
Preferire la pappa reale Terrantiga di Sardegna è una scelta naturale:
Studi universitari hanno dimostrato che quando la pappa reale è fresca e subisce pochi sbalzi termici ha un quantitativo di nutrienti molto maggiore e quindi risulta molto più efficace.
Le segnalazioni di pappa reale mal conservata o con presenza di pericolosi antibiotici sono nella maggior parte dei casi riferite alla pappa reale che arriva dall’estero. Spesso i confezionatori di pappa reale estera omettono il paese di origine, proprio per evitare che il consumatore venga a conoscenza della nazionalità di quell’alimento. Questo non accade con la nostra pappa reale perché noi siamo orgogliosi di produrla con i soli nostri alveari e nella nostra terra.
Non tutti i consumatori sanno che il 97% della pappa reale in commercio arriva da paesi extracomunitari, in prevalenza asiatici. Noi non ci stancheremo mai di consigliare la Pappa Reale fresca Italiana sia per il filiera di produzione più corta (che garantisce migliore qualità ed integrità al prodotto) che per le severe normative igienico-sanitarie garantite dalla legislazione Italiana, tra le più esigenti al mondo in materia di produzioni alimentari.
Le analisi chimiche dimostrano che la Pappa Reale fresca contiene proprietà nutritive in quantità nettamente maggiore rispetto alla liofilizzata soprattutto se quest’ultima non viene conservata in frigorifero.
Riuniti in un associazione di 140 apicoltori distribuiti in tutto il territorio nazionale, garantiscono e promuovono la produzione e il consumo della Pappa Reale Italiana.
Cosa è la propoli?
ottenuta dalle api tramite la selezione raccolta di particolari resine vegetali soprattutto dalle gemme apicali dalle ferite dei tronchi, ma anche su alcune scorze, e ferite vegetali queste particolari sostanze vegetale nascondono un incredibile segreto, e poi successivamente lavorata con enzimi unici delle api dopo essere schermate con un sottile strato di cera d’api.
Propoli
Una sinergia unica in natura tra flora e fauna. La sua complessa e misteriosa origine è dovuta alla ricchezza dei suoi contenuti. In natura non esiste una sola varietà di propoli perché la sua composizione varia per diversi fattori, primo tra tutti la flora, poi l’habitat e la stagione. Le api utilizzano per la raccolta molte varietà di piante pioppi, betulle, salice, cipresso, quercia o eucalipti, olmo, frassino, castagno, ippocastano, prugno abete rosso, e sarebbe impossibile catalogarle tutte.
Nel perfetto mondo organizzato dell’alveare, la raccolta e gestione della propoli è affidata alle api bottinatrici anziane “le più esperte” che individuano e successivamente prelevano la resina nelle ore più calde (dalle 10 alle 18 nel periodo estivo) della giornata quando è più morbida e facile da lavorare con le mandibole, per completare la “produzione” di propoli e per renderla facilmente utilizzabile per l’impiego nell’alveare, l’ape la arricchisce con degli enzimi e la impasta con della cera.
All’interno dell’alveare la propoli riveste due importanti funzioni: è un materiale “multiuso” ed un potente antibatterico. Si può definire materiale multiuso in quanto le api lo utilizzano come materiale da costruzione per saldare I telai nell’arnia, sigillare, isolare, tappare o ridurre buchi del nido, grazie alla sua natura e consistenza.
La funzione antibatterica è molto interessante anche per l’uomo e, molto probabilmente, proprio osservando le api abbiamo cominciato a studiare questa fantastica resina. Nel cuore dell’alveare sono poste le cellette dove l’ape regina depositerà le preziose uova; proprio queste zone e soprattutto le cellette, vengono sterilizzate e rivestite di propoli per evitare il proliferare dei batteri. In un articolo pubblicato su Scientific American, il Dott. Morse, ci parla del perfetto mantenimento dello stato eubiotico dell’alveare nonostante I 35°C e l’alta densità abitativa (2 api ogni 3 centimetri quadrati) grazie alla propolis.
Un uso antibatterico ancora più interessante capita abbastanza spesso in natura:se un predatore o un ospite indesiderato entra dentro l’alveare come ad esempio un topo o una farfalla della cera o anche una piccola lucertola, le api dopo averlo colpito a morte per difendere l’alveare, si trovano ad avere un grosso problema: come trasportare fuori il cadavere pesantissimo del predatore prima che questo sviluppi marcendo batteri pericolosi? Semplice: non lo spostano affatto, lo propolizzano completamente mummificandolo ed evitando così il proliferare dei batteri.
Particolare menzione merita il gruppo dei flavonoidi che sono contenuti in grande quantità nella propoli (fino al 20% del peso). L’ape modifica la struttura dei flavonoidi, originariamente presenti nelle piante, togliendo gli zuccheri contenuti nel composto organico grazie agli enzimi prodotti dalle loro ghiandole salivari.
La propoli in tintura madre ha proprietà:
antibiotiche (batteriostatiche e battericide)
anti-infiammatorie
antimicotiche
antiossidanti ed anti-irrancidenti
antivirali
anestetiche
riepitilizzanti e cicatrizzanti
antisettiche
immunostimolanti
vasoprotettive
antitumorali
Note storiche
È molto probabile che, presso gli Egizi, la propoli fosse una delle sostanze usate per la mummificazione (la “resina” che viene citata nelle fonti storiche). Più tardi è stato utilizzato come vernice per strumenti musicali dai maestri liutai, il più famoso dei quali è Antonio Stradivari. La propoli viene utilizzato in apiterapia, disciplina ancora relegata ad un ruolo di secondo piano all’interno delle medicine alternative, anche se negli ultimi anni si sono incrementati notevolmente gli studi scientifici da parte della medicina. Viene utilizzato anche nella produzione di caramelle e in soluzione alcolica contro il mal di gola e le infezioni orali. In virtù delle innumerevoli attività
La nostra propoli
In una pratica confezione da 20 ml, è estratta come tintura madre al 30% con alcool biologico( il massimo dell’estrazione possibile) garantita biologica e prodotta in Italia non solo è molto efficace ma è raccolta solo con le reti in areali dove le fonti di inquinamento sono praticamente assenti.
Attenzione, questo prodotto viene venduto esclusivamente presso il nostro punto vendita o spedito con una vaschetta a contatto del ghiaccio secco, viene spedito solo nel periodo autunno/primaverile e mai nel periodo estivo.
Il polline è una delle due parti cellulari che entrano in gioco durante la riproduzione della pianta; essa delega infatti al polline parte del suo corredo genetico, essenziale alla riproduzione; è la fondamentale chiave che porta le piante alla fruttificazione.
Quindi dall’unione del polline e del corredo genetico presente nell’ovario del fiore si formeranno i frutti e poi i semi.
In quanto elemento essenziale alla sopravvivenza e riproduzione della specie, il polline presenta caratteristiche di valore biologico altissimo:
PROTIDI, GLUCIDI, LIPIDI, SALI MINERALI, OLIGOELEMENTI, VITAMINE, ORMONI, ENZIMI, la provenienza botanica del polline ne caratterizza le sue proprietà ed è molto importante, la maggior parte degli oligelementi è difatti legata alla tipologia di pianta in esame, solitamente troviamo oltre il 30% di proteine in 100 grammi di polline, di fatto contengono tanti amminoacidi quanto mezzo chilo di carne, o sette uova, c’e’ l’ARGINA indispensabile per la crescita, l’ ISTIDINA necessaria alla fissazione dell’ossigeno inalato mediante la respirazione, l’ ISOLEUCINA che interviene nella assimilazione delle proteine, la LEUCINA necessaria al buon funzionamento del PANCREAS e della MILZA, la LISINA che favorisce il rinnovo dei globuli rossi e la FISSAZIONE del CALCIO, la METIONINA indispensabile per la crescita e l’ integrità’ dell’organismo, contiene anche acqua, e glucidi in proporzione variabile del 35-40%, costituiti da zuccheri semplici di glucosio e fruttosio, oltre che da lattosio. Ci sono anche ACIDI GRASSI INSATURI in una media del 5%, con proprietà’ IPOCOLESTEROLEMIZZANTI (riduce il livello del colesterolo nell’organismo), contiene quasi tutte le vitamine del gruppo B, vitamina A, PP, C, H, E, SALI MINERALI, SODIO, RAME, FERRO, MAGNESIO, POTASSIO, CALCIO, FOSFORO, SILICIO, ZOLFO, MANGANESE, FLUORO, ENZIMI, sostanze ANTIBIOTICHE, la RUTINA una sostanza in grado di aumentare la resistenza CAPILLARE.
Effetti nel nostro organismo
Un prodotto con le qualità del polline è estremamente utile nel nostro organismo, le sue proprietà biologiche lo rendono ideale per coadiuvare un alimentazione carente di proteine e vitamine, oltretutto l’ampio spettro di aminoacidi lo rende indispensabile per tutta una serie di scompensi che possono poi sfociare in patologie più o meno gravi.
Quindi il polline è fortemente consigliato per le persone che hanno bisogno di migliorare le strutture plastiche dell’organismo (muscoli,sangue,fibre in generale) come atleti,anziani,giovani, anche persone che per i motivi più disparati non possono attingere a una normale alimentazione di proteine, inoltre il polline non contiene i radicali liberi ed è immune agli effetti negativi che la carne o le uova possono portare nel nostro organismo (tracce di ormoni, antibiotici etc).
Il polline inoltre può anche essere prodotto monoflora, con gli stessi metodi dei mieli, le caratteristiche peculiari dei monoflora si espleteranno in una maggior azione benefica in un particolare ambito a seconda del tipo di monoflora che si assume, i monoflora del polline più conosciuti sono, Edera, Papavero, Salice, Cisto, Erica, Castagno, Eucalipto.
Il polline è anche prodotto seguendo la catena del freddo!, in questo caso abbiamo il polline fresco e congelato, un prodotto che rispetto a quello liofilizzato, presenta dei livelli di aminoacidi e proteine attivi molto più elevati del prodotto essiccato che ha perso non solo tutte le sostanze termolabili ma anche la presenza di fermenti lattici vivi, che aiutano il nostro organismo a migliorare le sue funzioni con un intensità notevolmente superiore a quella dei comuni yogurt!
Il polline fresco inoltre ha un gradevole e intenso sapore di fiori e nettare, può essere utilizzato in cucina messo fresco per guarnire piatti sofisticati o anche decisamente più semplici come nel caso di piatti a base di pesce o semplici insalate.
se vuoi sapere di più guarda anche il nostro articolo “le incredibili qualità del polline fresco”.